Il colpo di scena era nell’aria. Ci sono troppe cose che non quadrano nel macabro omicidio dello sfortunato Enzo Ruggiero. Ed è per questo che gli investigatori sono pronti ad ascoltare di nuovo la trans Heven Grimaldi. E’ stata la morbosa gelosia del suo fidanzato “il Grinder Boy” Ciro Guarente a spingerlo a compiere quell’impensabile omicidio. Gli investigatori sono convinti che lo spietato assassino abbia avuto dei complici come sono convinti che la bella trans sappia molto di più di quanto abbia detto e scritto su facebook. Ed è per questo che sono stati disposti una serie di sopralluoghi tecnici nella casa dell’orrore di Aversa dove lo sfortunato Enzo sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi. Ma i primi dubbi partono proprio da qui. Se è vero come è stato ipotizzato e fatto trapelare fino ad oggi che Ciro Guarente ha ucciso Enzo nella casa della sua fidanzata Heven di Aversa dove viveva con Ciro e se è vero che ha usato l’acido cloridrico e una motosega per sezionare il corpo, come è possibile che la bella trans due giorni dopo il macabro delitto, tornata da Bari dove era stata per una sfilata, non si sia accorta di nulla? E abbia solo detto agli investigatori di aver notato un asciugamani bagnato? Ciro Guarente è stato talmente abile da pulire tutte le macchie di sangue causate da un delitto compiuto in maniera così macabra? E se è vero che ha usato l’acido cloridrico come mai Heven al suo ritorno non ha sentito l’olezzo? Perché è difficile che in due giorni sparisca l’olezzo dell’acido cloridrico usato in una casa. Perché se non c’era l’olezzo significa che la mutilazione del corpo di Enzo Ruggiero sia avvenuta altrove e quindi quasi probabilmente nel garage di Ponticelli dove Ciro stava cercando di sotterrarlo e dove sono stati trovati i resti. E quindi in casa ad Aversa, vista la statura (un metro e 84 centimetri) di Enzo Ruggiero sia avvenuto solo il taglio della testa e del braccio sinistro per farlo entrare nella valigia. E il sangue? E’ possibile che non ci siano tracce di sangue in casa e che Heven non se ne sia accorta? Dovrà spiegarlo agli inquirenti. Come dovrà spiegar tante altre cose a cominciare dal messaggio inviato sul telefonino di Ciro Guarente quando questi era in caserma e oramai aveva già confessato il delitto e che recitava: “Mi hai mentito fino alla fine”. E allora se la mutilazione di Enzo è avvenuta nel garage di Ponticelli ci deve essere stato qualcuno che ha aiutato Ciro Guarente. Si cercano i complici quindi.
Gli investigatori faranno quindi dei sopralluoghi per cercare le tracce nella casa di via Boccaccio ad Aversa. Ieri, la Procura di Napoli nord ha nominato il consulente legale che eseguirà gli esami sul corpo di Vincenzo, Si tratta del medico Antonio Palmieri, diventato famoso per aver curato il caso di Mohamed Khaira Cisse, l’africano ucciso nel 2003 da un carabiniere a Napoli. Ma il difensore di parte della famiglia di Vincenzo, Luca Cerchia, non esclude la nomina di consulenti.
Antonio Esposito
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Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2017 - 00:42