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Furti e rapine, la banda di Buonocore aveva come base le “palazzine azzurre” di Mondragone

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Nella mattinata odierna i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mondragone, nei Comuni di Mondragone e Napoli, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di otto misure cautelari, di cui cinque in carcere e tre agli arresti domiciliari. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di otto soggetti, coinvolti, a vario titolo, nei reati di associazione per delinquere finalizzata a furti in abitazioni, furti di autovetture o componenti di autovettura, rapine, ricettazione, riciclaggio ed autoriciclaggio.
Il provvedimento restrittivo rappresenta l’epilogo di una complessa ed articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura e delegata ai CC della Compagnia di Mondragone, condotta lungo l’arco di alcuni mesi, anche con l’ausilio di attività di intercettazione telefonica ed ambientale, (iniziata nel mese di febbraio dell’anno 2016 e terminata nel settembre dello stesso anno). L’indagine ha permesso di acclarare l’intensa attività criminale di due associazioni per delinquere, inizialmente riunite sotto la guida di BUONOCORE Gennaro e, solo in un secondo momento, suddivise in due distinti gruppi ben strutturati, operativi in diversi comuni tra le province di Caserta e di Napoli. Dalle risultanze investigative è emerso il carattere professionale delle attività delittuose commesse dagli affiliati dei gruppi criminali, gran parte dei quali gravati da numerosi precedenti specifici e stabilmente dediti alla commissione di reati predatori. Agli indagati vengono contestati complessivamente, oltre che il reato associativo, ben 15 episodi di furto di cui uno tentato, una rapina e diversi episodi di ricettazione, riciclaggio ed autoriciclaggio.

Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, è stata eseguita, su ordine di questa Procura, una complessa attività di perquisizione locale, finalizzata alla ricerca di armi e merce di vario genere di provenienza delittuosa, all’interno degli edifici noti come “palazzine azzurre” di via Palermo di Mondragone, ritenuta base operativa e logistica dell’associazione per delinquere, nonché luogo ove gravitano gran parte degli interessi criminali degli affiliati, così come emerso dall’attività di indagine. Per siffatta articolata operazione di polizia sono stati impiegati più di 200 carabinieri, con l’ausilio anche delle unità cinofile antidroga e per la ricerca di armi, nonché del servizio aereo. L’attività di perquisizione ha avuto esito positivo, essendo stati rinvenuti, all’interno delle unità immobiliari, nei cortili e nelle pertinenze adibite a garage e a deposito: una autovettura marca Fiat modello Panda provento di furto, decine di componenti di autovetture già smontate, di provenienza delittuosa (motori, sportelli, paraurti ecc…), complessivi gr. 300 di marijuana, oltre 25 kg di tabacco lavorato estero oggetto di contrabbando, gr. 22 per un totale di n. 47 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, crack ed eroina.
E ciò a dimostrazione ulteriore della particolare, perdurante, operatività dell’associazione criminale Sono inoltre stati rinvenuti numerosi arnesi atti allo scasso e mazze di legno atte ad offendere. Al termine dell’attività di perquisizione, la parte adibita a garage dell’edificio sito alla via Palermo n. 33 del Comune di Mondragone, anche con l’ausilio dei Vigili del Fuoco che hanno coadiuvato i Carabinieri nel corso dell’intera operazione, è stata sottoposta a sequestro, in ragione delle condizioni precarie, insalubri e fatiscenti dell’immobile che costituiscono un concreto e serio rischio per la stabilità dell’edificio stesso, nonché per la salute e l’incolumità pubbliche e che impongono, quindi, un immediato e intervento di bonifica da parte delle Autorità competenti, già interessate.


Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2017 - 13:25

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