Due persone sono morte ieri in Val Rosandra, a pochi chilometri da Trieste, sulla ferrata ‘Rose d’Inverno’. I corpi sono stati trovati in tarda serata dagli uomini del Soccorso alpino di Trieste che avevano avviato ricerche dopo l’allarme lanciato dalla moglie di uno dei due. Sul posto anche la Polizia di Stato, con gli specialisti della Scientifica, i Vigili del fuoco, i Carabinieri e il 118. Dai primi rilievi, non sembrerebbe che gli escursionisti siano rimasti coinvolti in cadute contro le rocce: pare invece – stando alle prime informazioni riferite dai soccorritori – che il capocordata abbia perso l’appiglio e abbia trascinato in basso anche il compagno, che era legato con lui. Da quel momento la coppia non sarebbe piu’ riuscita ad avvicinarsi alla parete per cercare di mettersi in salvo.I due alpinisti trovati privi di vita ieri sera sulla ferrata ‘Rose d’inverno’, in Val Rosandra, a pochi chilometri da Triste, potrebbero essere morti per sfinimento dopo essere rimasti per ore appesi in parete, sotto il sole della caldissima giornata. E’ l’ipotesi formulata dal Soccorso alpino di Trieste che sta procedendo al recupero delle salme, ancora bloccate in parete.L’allarme e’ scattato in serata dopo la denuncia di scomparsa dei congiunti. Una delle due vittime – si apprende dal Soccorso alpino – e’ un alpinista triestino di 84 anni. Si sta procedendo con il riconoscimento del secondo escursionista, che non aveva documenti: si tratterebbe anche in questo caso di una persona anziana.
Articolo pubblicato il giorno 4 Agosto 2017 - 06:56