I “Barbudos” dopo la strage di via Fontanelle alla Sanità inviarono un messaggio di tregua ai Vastarella. E’ uno dei retroscena inediti che emerge dalla lettura delle 458 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri e che ha colpito il clan Genidoni-Esposito-Spina, Walter Mallo e i due “traditori” Salvatore Basile ‘o pirata e Agostino Riccio. La trascrizione degli sms che il gruppo dei “Barbudos”si invia attraverso cellulari cosiddetti citofono è ricca di spunti investigativi oltre ad aver dato agli investigatori la possibilità di verificare le alleanze che all’epoca si erano formate tra le famiglie malavitose della zona. Non a caso Antonio Genidoni parlando con uo dei suoi alleati, Emanuele Staterini ( ucciso poi insieme con il padre Vincenzo in un agguato a Giugliano il 25 maggio scorso) che gli chiedeva quali fossero le intenzioni dei Sequino (altri alleati), esternava suoi dubbi sull’idoneit àdi questi ultimi a commettere reati, riferendosi ovviamente ad eventuali azioni armate contro i Vastarella ” .. .Amo questi reati nun e cosa loro credimi se aspetiamo questi rimanim avvit accusi l’unica cosa che cinteres che sanna mettere e fac… “. Genidoni sosteneva che i Sequino non erano capaci di commettere certi reati ed utili parzialmente alla sua causa ” … E normale credimi io non mi faccio prendere x il culo da nessuno pero devi capire che questi nun so buon afe e reat vuoi che ti dicono si e nun fann mai niente credimi a me nui ci servono solo solo che simetn e fac e poi dopo dobiamo risolv problemi con tutti e dobiamo stare nui grazi e di. Scusa tu che penzi parla chiaro secondo te io nun te vules fa fatica io dico che apena dici ora dovete lav questi nun si giorono piu poi decidiamo inzieme … “. Subito dopo Genidoni contattava l’esponente dei Sequino chiedendogli se fosse vero che Patrizio Vastarella si fosse recato da lui subito dopo la tarantella (tarnt), ossia l’agguato ai danni dei suoi familiari “… Amo e vero che p v e il figlio dopo 10 minuti della tarnt sono venuti sopra da te … “, ricevendo risposta negativa.
Genidoni continuava chiedendo notizie su Girol, ossia Girolamo Esposito e Sequino gli rispondeva che non si vedeva, aggiungendo che aveva inviato anche dei suoi affiliati a controllare, ma con esito negativo” … Amo giri non si vere proprio ogni volta che mando qualcuno li non lo vedono mai … “.Dopo qualche ora Antonio Genidoni si rivolge ad Emanuele Staterini, chiedendogli di far intervenire il padre, ossia Vincenzo, affinché impedisse a Cepparulo dì uscire, perché altrimenti lo avrebbero ucciso; aggiungeva, altresì, che terze persone, ovvero elementi del gruppo Vastarella, avevano minacciato il titolare del cognato piccolo. ” … Fammi un piacere digli a tuo padre che a raf non lo deve far muovere che lo facesse un caziatone poi ora vengo io e me lo vedo lo perche questo si fa buttare …oggi sono andati dal titolare di mio cognato piccolo a san gaitan e lann minaciat che non deve prendere mio cognato nel negozio chist over so sciem … “.
Dopo qualche ora Genidonoi segnalava a Staterini che i Vastarella erano arrivati al punto di cacciare anche una sua cugina di appena 14 anni ” … Amo sti scim re vas stan caciando perfino a una mia cug di 14 anni ma sono overament scim questi ma cusi a vonn vencr a guer camma fa laggi sciata qualche familiare x finire sta storia man fat nu bukkin … “. E poi contattava anche i Sequino chiedendogli di comunicare ai Vastarella di lasciar stare le famiglie, prima che egli stesso fosse stato costretto ad uccidere qualche loro familiare. “… Amo puoi mandare imbasciat vas che tio mandato imbasciate che si deve finire con le famiglie sti scim digli che non mi costringe di azzecare qualche suo parent digli che fan a malavita dificile x loro pero digli che finisce … “. Sequino, dal canto suo, rassicurava Genidoni che l’indomani avrebbe inviato la comunicazione ai Vastarella e contestualmente gli chiedeva cosa fosse successo. ” … Ok amo domani mattina subito ci mando l’imbasciata e ti faccio sapere ma cosa anno fatto? … “. Genidoni, quindi, raccontava come i VASTARELLA stessero cacciando anche i ragazzini di 14 anni e la sua famiglia stava in mezzo alla strada; si premurava di aggiungere che l’indomani la sua famiglia sarebbe rientrata nelle abitazioni ed in caso di problemi avrebbe colpito la famiglia dei Vastarella. ” … Stan caciand i ragazini di 14 anni digli nun arrivam che famigli perche efac chiagner overament tutta la mia famiglia sta miz a vi a durmi domani digli .. ora io faccio scendere tutta la mia famiglia sulle case loro se vengono solo guardat azzec pure e famigli … “.
Antonio Esposito
3.continua
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