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Avellino: è il tempo delle prime risposte

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Lo sa bene. Ne ha viste e sentite troppe nella sua vita umana e professionale per non esserne consapevole. Walter Novellino è cosciente che è già arrivato il tempo delle prime risposte. Quelle sul campo certo, che sono legate al risultato, ma anche al modo in cui arriva, a come girano le gambe e la testa, a come la squadra dimostra di aver capito, assimilato e messo in pratica i concetti che nei lunghi quindici giorni di Cascia Novellino e il suo staff hanno cercato di trasmettere. Qualcosa, proprio all’ultimo, vedi l’amichevole persa con il Taranto sabato scorso, non ha funzionato. Ed allora meglio chiarire, evidenziare, far notare gli errori prima che sia troppo tardi. Nella seduta di allenamento che ha visto l’Avellino tornare al Partenio Lombardi, Walter Novellino non ha certo cambiato registro. Anzi. Squadra radunata in mezzo al campo e lunga ramanzina, con tanto di braccio destro alzato, per analizzare le cose che non sono andate. Poi, quello stesso braccio, il tecnico di Montemarano lo ha rivolto al pubblico (qualche centinaio di persone sugli spalti) in segno di saluto. E quello è stato l’unico momento in cui un applauso è rimbombato forte all’interno dello stadio. Perché per il resto si è sentito solo un leggero bisbiglio: i tifosi biancoverdi non si esprimono ancora, parlano poco e non sembrano essere entusiasti della squadra, neanche pessimisti per la verità, ma molto cauti nei giudizi dopo una stagione, la scorsa, in cui la sofferenza ha dato poco spazio alla soddisfazione o alla possibilità di sognare. In campo ci sono tutti o quasi: si è rivisto anche Di Tacchio che negli ultimi giorni di ritiro umbro si era fermato per alcune fastidiose vesciche ai piedi, differenziato per D’Angelo, Lasik e Soumarè che ancora non si decide ad accettare le offerte, in primis della Reggina. Alla prima partita ufficiale della stagione, quella di domenica sera contro il Matera, mancano ancora cinque giorni ma in realtà l’allenatore nella sua testa ha già chiaro quale sarà l’undici titolare. Tra i nodi da sciogliere, per la sfida di Coppa Italia, di certo c’è quello della coppia centrale, non a caso Suagher è stato alternato con Jidayi al fianco di Migliorini, a centrocampo Moretti è uno di quelli che Novellino ha maggiormente bersagliato al Centro Magrelli di Cascia, mentre il ballottaggio Ardemagni Castaldo dipenderà dal modulo scelto (4-1-4-1, 4-4-2 o 3-5-2?). Di certo sarà difficile vedere in campo contro la squadra di Auteri Stephane Omeonga: il belga dovrebbe rientrare dal ritiro con il Genoa nella giornata di sabato. Ma il condizionale è d’obbligo visto che questo ritorno (come quello di Davide Gavazzi che è atteso per l’inizio della settimana prossima) è stato annunciato già dieci giorni fa. Nella giornata di oggi comunque una ufficialità ci sarà: quella di Salvatore Molina. Il periodo di prova è terminato e l’esterno offensivo ha convinto eccome staff tecnico, dirigenza ed anche addetti ai lavori. Per lui come per altri ( Suagher o Radu) giocatori della rosa si annuncia una stagione in cui dovranno riscattarsi dopo un periodo non certo positivo, contrassegnato da difficoltà e problemi fisici. Intanto ieri pomeriggio è cominciata la prevendita per il match di domenica sera alle 20,30. Lunghe file si sono registrate davanti ai botteghini dello stadio: sia per acquistare il tagliando per il Matera, sia per ritirare l’abbonamento. 2200 le tessere sottoscritte finora, ma la campagna resterà aperta, in attesa del colpo di mercato capace di far salire la febbre del tifo per ora ancora basso.

Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2017 - 09:44

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